La Via Lattea è più grande del previsto

Non sfigura accanto alla gigantesca galassia di Andromeda

La Via Lattea è più grande e dinamica di quanto si credesse. E’ infatti più veloce, estesa e massiccia, tanto da non sfigurare vicino alla gigantesca galassia di Andromeda: le due galassie possono infatti essere considerate gemelle. A tracciare le pennellate più precise che rendono più realistico il ritratto della nostra galassia è lo studio pubblicato sulla rivista Science Advances. guidato da Ye Xu, dell’Accademia cinese delle Scienze, e al quale ha partecipato Luca Moscadelli, dell’Istituto Nazionale di Astrofisica (Inaf).

Contorni più nitidi
Grazie alle osservazioni delle onde radio fatte con una rete di 10 radiotelescopi dislocati negli Stati Uniti, il Very Long Baseline Array (VLBA), i contorni della nostra galassia sono diventati più nitidi. Studiare la sua struttura e caratteristiche è infatti sempre stato difficile per gli astronomi, poiché ci troviamo al suo interno. Per superare queste limitazioni, i ricercatori hanno usato le osservazioni nelle onde radio, combinando i dati di più telescopi, per ricavare immagini ad altissima risoluzione. In questo modo hanno visto che la massa della Via Lattea è più grande di un terzo di quanto stimato e si avvicina molto a quella della galassia di Andromeda, la maggiore tra le 70 galassie che, insieme alla nostra, costituiscono il Gruppo Locale.

Galassie gemelle
”La Via Lattea non dovrebbe più essere considerata la sorella minore, ma la gemella di Andromeda”, commenta Moscadelli. Inoltre sono stati rilevati cinque segmenti di bracci a spirale: Scudo, Sagittario, Locale, Perseo ed Esterno. Quello in cui si trova il Sistema Solare, il braccio Locale, ha estensione, forma e tasso di formazione stellare simili a quelli dei bracci a spirale più vicini a noi, Sagittario e Perseo.

La distanza del Sole dal centro della galassia
Lo studio è infine riuscito a fare una migliore stima della distanza del Sole dal centro della galassia, fissata ora a 27.200 anni luce, e della velocità di rotazione galattica alla distanza del nostro sistema planetario: 240 chilometri al secondo, il 10% in più di quanto si pensasse. ”Questa nuova stima avrà una profonda rilevanza per le misure astrofisiche”, sottolinea Moscadelli.